Sai che piangere è sano e necessario per la crescita personale?

Lo sapevate che gli esseri umani non sono gli unici animali che sentono la tristezza? Quasi tutti gli animali esprimono tristezza, depressione e solitudine a modo loro. Infatti, quasi tutti i mammiferi piangono la perdita dei loro figli. Ma gli esseri umani sono l’unico tipo di animale a cui viene insegnato che l’espressione di sé deve essere addomesticata o repressa.

Le ragazze vengono etichettate come “troppo sensibili” e ai ragazzi viene detto che gli uomini non piangono. Ai ragazzi viene insegnato che se piangono sono “delle femminucce”.
Non ci viene detto che il pianto è in realtà essenziale, e non dovremmo trattenerlo se sentiamo che è quello che dobbiamo fare per esprimere noi stessi. Sviluppiamo la resistenza al pianto e questo provoca soppressione emotiva e complicazioni psicologiche e fisiche. Soffochiamo le nostre emozioni e ci aspettiamo che loro si prendano cura di se stesse, quando la cura per i nostri problemi è a volte così semplice come permetterci di sentire realmente e profondamente il momento.
Contrariamente a quanto viene detto dalla società, il pianto è in realtà salutare e dovrebbe essere naturale esattamente come la risata, se si tratta di quello che sentiamo in quel momento. Ecco alcuni motivi principali per cui il pianto è necessario per la guarigione e la crescita personale.
1) Pulisce il campo energetico

Piangere pulisce il nostro campo energetico, esattamente come fa la doccia con il nostro corpo fisico. Rilasciare emozioni e sentimenti assorbe l’energia che si muove attraverso i chakra.

Il nostro corpo non è stupido. Sa di cosa ha bisogno per sentirsi bene e riconosce il momento per farlo. Bisogna solamente darci il permesso di sentire ciò che sentiamo, in questo modo, qualsiasi programmazione o condizionamento sociale che ci impedisce di aprirci alle nostre emozioni non ci limiterà più.
Se sentiamo della tensione nel campo energetico è causa di emozioni represse. Non possiamo lasciarci andare in modo completo limitandoci a farlo nella nostra mente, dobbiamo lasciar andare anche nel nostro campo energetico. Si esegue questa operazione fermando l’abitudine di resistere alla vulnerabilità e a trattenere le lacrime.
2) Ci fa accettare il dolore

Quando ci permettiamo di vedere oltre la rabbia e nel nostro dolore, iniziamo anche a lasciarci andare al pianto[…] Se trattieni le lacrime quando non ti senti accettata avrai la sensazione di essere respinta da tutte le figure maschili nella tua vita, insieme alla paura di non essere accettata da parte degli uomini. Se invece ti lasci andare al pianto, sarà più facile entrare nel tuo dolore e accettarlo.
3) Evita gravi problemi di salute

La soppressione delle emozioni può portare a gravi problemi di salute. […]

Ad esempio, se si dispone di un sistema di difesa che trasforma il dolore in rabbia e viene memorizzato in noi come rabbia, stiamo letteralmente avvelenando il nostro corpo con la quantità di ormoni dello stress che vengono rilasciati all’interno di esso. Il 90% di tutte le malattie sono o causate o aggravate dallo stress nel corpo, e seppellendo le emozioni provochiamo l’innalzamento dello stress.
Piangere è una forma di rilascio fisiologico. Questo è il modo in cui il corpo è progettato per gestire ed elaborare le emozioni e quando costringiamo i nostri corpi contro le loro reazioni naturali, complichiamo qualche altra parte all’interno del nostro corpo; è quasi come cercare di sforzarsi di non sudare, perché ci è stato detto che non dobbiamo sudare. Non dobbiamo sentirci in imbarazzo se piangiamo, per qualsiasi motivo si tratti.

Le ragioni per far uscire le lacrime sono sempre più valide dei motivi per trattenerle.

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