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Relazioni e stress: ecco come i rapporti stressanti influiscono sulla nostra salute

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Le relazioni sociali stressanti sono associate all’aumento del rischio di mortalità tra gli uomini e le donne di mezza età.

La maggior parte di noi è ben consapevole ormai che lo stress è pericoloso per la salute. A peggiorare le cose, viviamo in un mondo che rende molto difficile il nostro compito di trovare un equilibrio.

Per dirla con semplicità, la maggior parte di noi è sovraccarico di lavoro, la gente viene sottopagata e molte, troppe volte, sottovalutata. Spesso siamo costretti a destreggiarci tra molteplici priorità e siamo obbligati, a volte, a scegliere tra la nostra famiglia, gli amici, il lavoro o ‘qualcos’altro’.

Per fortuna, abbiamo le persone che ci amano e si prendono cura di noi che ci aspettano a casa, giusto?

Ebbene, la maggior parte dei nostri rapporti influenzano positivamente la nostra vita. Tuttavia, quando le persone che abbiamo vicino iniziano a pretendere, quando subentra l’arroganza, quando manca la gentilezza e il rispetto, si fa largo dentro di noi un malessere generale, che porta come inesorabile conseguenza ad uno stato di stress.

Dopo tutto, i nostri cari dovrebbero essere un rifugio per le nostre frustrazioni e non al contrario un catalizzatore di quest’ultime. In un giorno ‘No’, dovremmo essere in grado di appoggiarci a qualcuno che ci conforta e non a qualcuno che ci giudica. Forse non è una sorpresa apprendere che i rapporti e i legami che dovrebbero portare gioia, possono anche aggravare lo stress a seconda della persona con cui ci si sta rapportando.

Questo sfocia nel tema di questo articolo: i rapporti ‘stressanti’ possono essere (letteralmente) mortali. Non ci riferiamo alla morte (tragica) a seguito di un omicidio, ma dal decesso da stress causato da persone che non riusciamo a lasciare andare dalla nostra vita. Il più delle volte tutto questo accade perchè proviamo dei sensi di colpa o sentimenti di dispiacere per quelle persone.

Le relazioni ‘stressanti’ hanno il potere di influire sulla nostra salute.
Presso l’Università di Copenaghen in Danimarca, Rikke Lund insieme con i suoi colleghi cercarono di scoprire l’impatto dello stress nei rapporti sulla nostra salute. Questa semplice domanda fu posta a 10.000 persone: “Nella vita di tutti i giorni, si verificano conflitti con una delle seguenti persone?”

– Bambini

– Amici

– Varie. Famiglia

– Vicinato

– Coniugi

I partecipanti di età compresa tra i 36 e i 52 anni risposero: “sempre”, “spesso”, “a volte”, “raramente”, o mai per ogni rapporto dettagliato sopra.

Dopo 11 anni, 422 persone di queste erano decedute. Ora, non c’è davvero niente di straordinario in quel numero. Tuttavia, la cosa interessante fu che le persone che avevano risposto “sempre” o “spesso” nel sondaggio morirono e la media fu due tre volte superiore rispetto agli altri partecipanti.

Fortunatamente, nessuna delle persone decedute era stata vittima di violenza. Le cause di morte erano svariate, ma c’era una grande sproporzione nel numero di persone che morirono di cirrosi epatica (causata da alcolismo), cancro e malattie cardiache. Fu scoperto infatti, che lo stress gioco’ un ruolo molto importante nello sviluppo dell’alcolismo e delle malattie cardiache: inoltre, i numeri di mortalità erano molto più alti per i rapporti più stretti (coniuge, figli) che per quelli di natura più ‘lontana’; questo è un altro pezzo di informazione che fornisce credito all’idea che le relazioni stressanti possano contribuire alla morte.

Lund ed i suoi colleghi fecero subito dopo un’altra domanda, questa volta un po’ diversa allo stesso gruppo di individui: “Nella tua vita di tutti i giorni, senti che una di queste persone possa seriamente condizionare la tua vita? Si scoprì (purtroppo), che le persone che davano maggiori fonti di stress o preoccupazione erano il coniuge o uno dei figli. Le persone che risposero in questo modo al questionario ebbero il 50 100 per cento in più di probabilità di morire durante i famosi 11 anni.

Quindi … qual è la risposta?

Capire che lo stress sia causato da rapporti difficili è particolarmente dannosi è il primo e (forse il più importante) passo. Tuttavia, ora spetta a ciascuno di noi lavorare su due cose: (1) capacità di gestione dei conflitti  (2) capacità decisionale.

Cerchiamo di spiegare meglio

La gestione dei conflitti è necessaria per due ragioni: (1) aiuta ad evitare lo stress basato sulle relazioni  (2) aiuta a risolvere i problemi di relazione quando questi si presentano. La risposta comune è quella di esplodere in scenate di ira o ignorare del tutto il problema – nessuna di esse puo’ dirsi efficace. E’ importante invece per la nostra salute avere competenze di buon senso che ci permetteranno di navigare nelle tribolazioni di un rapporto.

La capacità decisionale che si applica ad un rapporto stressante è molto semplice. Certo si puo’ tentare di risolvere i problemi e le incomprensioni, ma si deve anche essere consapevoli che se non si puo’ porre rimedio alla situazione bisogna avere il coraggio di far cessare la relazione. Il discorso è più complicato con i figli, ma è importante ricordare che siamo stati noi, nella maggior parte dei casi, a scegliere di prenderci la responsabilità non solo di farli nascere, ma anche di crescerli ed educarli. Un genitore assente non puo’ pretendere nulla dal proprio figlio.

Sarebbe bello poter dire che non c’è una risposta giusta o sbagliata ad entrambe le domande, ma non è sicuramente così. Spetta a ciascuno di noi esaminare e valutare i pro e i contro e prendere la decisione più giusta per la propria salute e la propria serenità. Non vi è nulla di più importante.

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