5 tipologie di parole che feriscono il nostro inconscio
Forse non tutti sanno che per ogni decisione che prendiamo, ogni sintomo e malattia che il nostro corpo accusa, ogni comportamento, ogni cambiamento a livello psicofisico e altro ancora, hanno origine tramite la comunicazione che abbiamo con noi stessi.
Nel momento in cui ci rivolgiamo a noi stessi con un linguaggio negativo e limitante, il risultato sarà quello di palesare un comportamento che rispecchia tali pensieri. Al contrario avviene quando parliamo a noi stessi con un linguaggio positivo, solo allora il nostro comportamento ci darà un risultato altrettanto positivo.
Se ci rivolgiamo a noi stessi con parole quali: “Non valgo”, “Sono sempre distratto”, “Sono sfortunato, “Sono stressato”, “Non riesco in nulla”, “Non sono capace”, “Sono soltanto uno sciocco”ecc… Significa piantare il seme di un malessere che crescerà nel nostro inconscio.
Il grande potere delle parole
Le parole, pronunciate o pensate, hanno un enorme potere: possono significare fiducia in noi stessi, forza, amore, gratitudine, serenità, ma allo stesso tempo, possono ferirci, anche in modo profondo, facendoci perdere fiducia in noi stessi. Nel momento in cui queste parole partono da altre persone è facile che quest’ultime abbiano un impatto negativo e scoraggiante sul nostro stato d’animo. Siamo altresì meno disposti a considerare le parole che rivolgiamo a noi stessi, non considerando che quelle parole hanno un impatto di maggiore importanza su noi stessi..
Le parole feriscono il tuo inconscio
1) Parole che instillano ansia
Alcune volte, ci si trova in situazioni che richiedono l’impiego di parole che possiamo definire ‘ansiose’, ad esempio: agghiacciante, terrificante, pauroso, orrendo ecc… Il vero problema è che queste parole, sono usate in modo anche naturale, nell’esprimersi di alcune persone per dare maggior valore ad un’emozione o un’esperienza vissuta che potrebbe aver causato negatività e fastidio. Cerca di evitare l’uso di queste terminologie perché, non dimenticarlo, l’inconscio ti ascolta in ogni istante.
Cosa puoi fare?
Soppesa molto bene le parole prima di pronunciarle. Sembra facile ma siamo talmente abituati ad usare comunemente questi termini, che non ce ne rendiamo neanche più conto. Impara invece ad usare un certo distacco, anche se la situazione ti riguarda personalmente o ancor peggio, ti ha ferito. Fai attenzione a non farti travolgere dalle emozioni andandole ad enfatizzare fino ad essere troppo emotivo nelle parole e nel tuo comportamento.
2) Parole che hanno sfumature: ‘estreme’
La nostra vita possiede una moltitudine di sfumature e colori. Purtroppo le parole prive di sfumature, non contemplano questo concetto e fanno passare dei messaggi errati al nostro inconscio. E quest’ultimo come si comporta? Assorbe questi concetti e li estremizza esattamente come le parole che abbiamo scelto di usare .
Ecco cosa puoi fare: inizia a sostituire queste parole: mai, nulla, eterno, sempre tutto o tutti. E’ importante andare a sostituire questi termini ‘assoluti’ nel tuo linguaggio quotidiano e in modo specifico nei tuoi pensieri.
3) Parole che implicano giudizio
Non si sta parlando di pregiudizi a livello sociale ma di etichette che tendiamo ad incollarci addosso in ogni momento della nostra vita. Ad esempio: “Sono uno sciocco” oppure sbagliato, solo, ecc… Queste parole stanno esprimendo un giudizio su noi stessi e spesso si riflettono all’esterno causando negatività. Esse infatti, hanno anche il potere di causare ansia e frustrazione.
Rifletti e, invece di dirti il solito: “Sono stupido” usa concetti come: “In questo frangente ho avuto delle difficoltà, la prossima volta faro’ meglio”. Analizza il tuo atteggiamento e tieni anche presente il contesto in cui ti trovavi, o se eri sotto pressione.
4) Parole che richiamo imposizioni
Veniamo quotidianamente sommersi da ordini ed imposizioni che ci arrivano a volte, nei modi più subdoli: “Devo perdere peso”, “Devo studiare e prendere un bel voto, e tanto altro ancora… Tutte quelle parole che racchiudono un ordine come ad esempio: devo, è tassativo che ecc… Innescano in noi un processo che puo’ renderci ansiosi, stressati e che puo’ portare ad inutili sensi di colpa. Nel caso in cui il ‘devo’ non si compiesse, potrebbero insorgere svariati malesseri nella mente e nel corpo.
Ecco cosa fare: sostituisci il ‘devo’ con la parola ‘posso’. Allenati a farlo durante la tua giornata. Ripeti: ‘Posso riuscire a prendere un bun voto’ al posto di “Devo prendere un buon voto”, questo cambio di concetto può fare un’importante differenza.
5) Parole che ci sottovalutano
Altra aggravante del linguaggio che usiamo quotidianamente, sono le parole che in qualche modo ci sottovalutano, o per essere più precisi, che ci rendono la classica vittima della situazione. Questi termini sono demoralizzanti e hanno la particolarità di minare in modo incisivo la nostra autostima. Le persone che abusano di queste parole possono diventare apatiche fino a sentirsi sollevate da ogni responsabilità, oppure potrebbero perdere letteralmente il coraggio di affrontarle.
Cosa puoi fare: sostituisci le parole quali: impossibile, sfinito, inutile, negativo, non sono capace ecc.. Queste parole ti demotivano, andando ad enficiare la tua autostima.
Sii sempre gentile con te stesso. Quando ti rivolgi a te, come persona, usa espressioni positive, che ti fanno stare bene come: “Sono un essere meraviglioso”, “Sono amato”, “Ho successo in tutto quello che faccio”, “Sono amorevole”, “Attingo dalla mia creatività”, “Sto bene e sono felice” ecc…Ti renderai conto che, con il passare del tempo il malessere lascierà il posto ad un benessere mai provato prima e ad un’autentica consapevolezza di te stesso.
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